Fondazione Madre Teresa di Calcutta

La Fondazione Madre Teresa di Calcutta nasce nel 2008 dall’iniziativa di un gruppo di persone di estrazione cristiano cattolica che, impegnati già da tempo in opere di cooperazione e solidarietà, sentono come irrinunciabile la necessità di adoperarsi con il massimo impegno per portare aiuto e sostegno ai più deboli tra i deboli: i bambini.

 

Burundi

Referente

Padre Vitella

Padre Vitella,responsabile della missione, e’ presente in Burundi da circa 40 anni . In passato era stato rettore presso la Chiesa di Santa Chiara a Piacenza: lì si occupava della formazione dei futuri Missionari Saveriani, oltre che seguire un gruppo di giovani cui apparteneva anche la fondatrice dell’Associazione, Lucia Salotti. Proprio per questo legame di amicizia tra Padre Luigi e Lucia Salotti, la scelta di aiutare il Burundi tramite i Missionari Saveriani è stata naturale al momento della costituzione formale dell’Associazione.

Progetto

La Fondazione Madre Teresa di Calcutta sostiene gli orfani del Burundi promuovendo, in nome dell’amore e della solidarietà, la adozioni a distanza. Questi interventi consentono ai bambini, orfani di entrambi i genitori da conflitti, malattie e povertà, di venire accolti nelle famiglie di parenti o di conoscenti dal cuore grande.

Il sostegno a distanza consente ai missionari Saveriani di distribuire mensilmente alle famiglie che accolgono i piccoli cibo, medicine, vestiti, materiale scolastico.

A tutti coloro che sottoscrivono un sostegno viene inviata una foto con le informazioni sul bimbo/a adottato oltre che, periodicamente, notizie dal Burundi direttamente da Padre Vitella.

Per questo tipo di aiuto è consigliabile un impegno duraturo nel tempo, in modo che il bambino sostenuto sia assistito fino all’età di circa 14 anni. I maggiori di 14 anni ricevono un ultimo aiuto dopodichè possono decidere se entrare anche loro nelle Associazioni formate dalle famiglie che hanno accolto gli orfani, dedicandosi ad una delle varie attività avviate con i progetti di microfinanziamento, oppure spostarsi in altre zone del paese magari per ricongiungersi ad altri parenti che ritornano in patria dopo essersi rifugiati in altri paesi a causa della guerra civile.

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